Il Piano e la Civita

Partendo dal castello aragonese del conte Tramontano, raggiungerai piazza Pascoli per visitare Palazzo Lanfranchi, sede del Museo nazionale d’arte medievale e moderna, e il Museo archeologico nazionale, allestito nel convento delle clarisse. Proseguendo con la visita della chiesa del Purgatorio, di Sant’Eligio e della chiesa di San Francesco d’Assisi, nell’omonima piazza. Attraverso piazza del Sedile e via Duomo, raggiungerai la Civita, dove sono il Castelvecchio longobardo, i palazzi dei nobili della città, la cattedrale e il palazzo arcivescovile. In via Riscatto potrai apprezzare la chiesa di San Giuseppe e la cripta del monastero benedettino di Sant’Eustachio.

Cosa vedrai

Castello Tramontano

Tipologia:
Monumento




Il Castello del Conte Giancarlo Tramontano pur se incompleto è un valido esempio di struttura fortificata rinascimentale e occupa un ruolo di primo piano nella storia della città. Il 1 Ottobre del 1497 la città fu venduta a Giancarlo Tramontano Maestro di Zecca dell’Aquila e di Napoli. Figlio del banchiere Ottaviano e di Fiola Penta aveva intrapreso con successo la carriera politica, amministrativa e militare. Fu rappresentante del popolo nel quartiere di Sant’Agostino della Zecca e Governatore capo delle arti della seta e della lana di Napoli. Oltre a essere proprietario delle saline di Torre di Mare a Metaponto e del Fondaco del ferro e dell’acciaio di Matera, controllava il mercato dei cereali. Si impossessò di un numero elevato di rendite, prima fra tutte quella dello Scannaggio relativa alle carni macellate e questo inasprì moltissimo i suoi rapporti con la classe dirigente locale detentrice del potere economico. Prima del suo arrivo, il Castello, come annotava il cronista materano Eustachio Verricelli, fu eretto sulla collina del Lapillo sopra le vigne della città a modo del Castel Novo di Napoli anzi più superbo, più per motivi di prestigio personali che per difesa della città, e sebbene non sia mai stato ultimato si presenta con tutta la sua eccellente e severa costruzione tecnica.


Via Castello 75100 Matera





Accessibilità:



Biglietto di ingresso:



Note:




Titolarità:

Palazzo del Sedile

Tipologia:
Palazzo storico e Sito di interesse




Matera, eccetto che per un breve scorcio del XVI secolo, è sempre stata una città libera, amministrata dai suoi cittadini. Il Palazzo del Sedile era la sede della Bagliva, assemblea cittadina preposta al controllo degli usi civici, composta dal Bàjulo e dai rappresentanti dei due schieramenti, dieci amministratori nominati per il popolo e dieci per la nobiltà, più quattro per ciascuna delle parti con funzioni di segreteria. Dal 1927 il Sedile è stato sostituito in Italia dal Commissariato per la liquidazione degli usi civici, un tribunale retto da un magistrato speciale. Il palazzo costruito nel 1575, fu ampliato e ristrutturato in seguito in stile rococò nel 1759. È stato sede del Municipio fino al 1944 e oggi è sede prestigiosa della Presidenza del Conservatorio di Musica, istituito nel 1965 e intitolato al musicista materano Egidio Romualdo Duni (1708-1775), autore di una trentina di melodrammi. La facciata con le due torri campanarie racchiude le statue simbolo del buon governo: la giustizia, la fortezza, la moderazione e la prudenza. In alto sono le statue di Sant’ Eustachio, protettore della città e simbolo di forza militare, e Sant’Irene, garante della pace.


Piazza del Sedile 75100 Matera





Accessibilità:



Biglietto di ingresso:



Note:

Sede del Conservatorio di musica




Titolarità:

Palazzo Lanfranchi – Museo Nazionale di Matera

Tipologia:
Museo, Pinacoteca, e Spazio espositivo




Il Palazzo Lanfranchi che domina piazza Pascoli è considerato la massima espressione dell’architettura materana del Seicento. Fu costruito per volere di Monsignor Lanfranchi, tra il 1668 e il 1672, con funzione di Seminario, grazie ai lasciti del sindaco Marco Malvindi e della famiglia del vescovo Lanfranchi. L’edificio fu ampliato nel 1776 e nel 1822 per l’incremento del numero dei seminaristi. Nel 1864 divenne sede del liceo classico e ospitò Giovanni Pascoli nei suoi primi anni di insegnamento. Sede del Museo Nazionale di Matera, che presenta numerosi eventi espositivi legati al territorio, curati di volta in volta, che s’affiancano alle esposizioni permanenti: una selezione di opere d’arte sacra dal XII al XVIII secolo della Basilicata, statue lignee, in pietra policroma, in cartapesta e dipinti dei manieristi locali; la Collezione di opere, composta da 199 dipinti e una scultura, dello scrittore e pittore torinese Carlo Levi, di proprietà della Fondazione Culturale Carlo Levi di Roma, tra cui il famoso pannello Lucania 61; la Collezione Camillo D’Errico, una raccolta di circa 400 stampe e oltre 300 tele di Scuola Napoletana, Veneta, Lombarda e Fiamminga del Seicento e del Settecento.


Piazzetta Pascoli 75100 Matera





Accessibilità:



Biglietto di ingresso:



Note:




Titolarità:

Cattedrale

Tipologia:
Chiesa




Fu costruita a partire dal 1203 dal vescovo Andrea ed ultimata soltanto nel 1270. La facciata, di notevole impatto figurativo per l’armonia e la sobrietà delle forme, mostra uno splendido rosone romanico a sedici raggi, simbolicamente raffigurante la ruota della vita, e cinque statue cinquecentesche attribuite ad Aurelio Persio, e raffiguranti la Madonna col Bambino, i Santi Pietro e Paolo, Sant’Eustachio e Santa Teopista, protettori della Città. L’interno, a tre navate con colonne e capitelli romanici, transetto non sporgente e cupola all’incrocio, ha subito notevoli rifacimenti nella seconda metà del Quattrocento e nel Cinquecento, periodo in cui furono costruite le cappelle del Santissimo Sacramento, dell’annunziata e del presepe. Dell’originario stile romanico ci rimangono le colonne e i capitelli in pietra locale sia di gusto classico che figurati. Particolare interesse ricoprono i capitelli istoriati, con le immagini dei nobili facoltosi della città che contribuirono alla realizzazione della chiesa, uno di questi in particolare è dipinto. Di notevole importanza l’affresco della Madonna della Bruna inserito in una macchina d’altare del 1706 con raffinate tarsie marmoree, la cappella del Presepe del 1534, e l’affresco del Giudizio Universale ispirato all’inferno descritto da Dante nella Divina Commedia.


Piazza Duomo, 7 75100 Matera





Accessibilità:



Biglietto di ingresso:



Note:

Servizio di accoglienza turistica a cura della Cooperativa Oltre l’arte




Titolarità:

Purgatorio

Tipologia:
Chiesa, Sala conferenze, e Spazio espositivo




La chiesa del Purgatorio fu costruita tra il 1726 e il 1747 da una Confraternita di pastori intitolata alle Anime del Purgatorio, il cui operato raggiunse una tale stima e ammirazione nella popolazione da poter racimolare, con le offerte dei cittadini, la somma necessaria per costruire sul Piano una chiesa nel rinnovato stile rococò. La facciata, caratterizzata da superfici concave e convesse, affronta il tema della morte e della fugacità della vita terrena. La chiesa è a pianta centrale con tre altari e quattro coppie di colonne in pietra locale, decorate a finto marmo o granito e una cupola lignea dipinta a tempera con le immagini degli evangelisti e dei padri della Chiesa. Il dipinto sull’altare maggiore, di autore ignoto, raffigura San Gaetano che intercede per le anime del Purgatorio. Vito Antonio Conversi firma la tela che rappresenta la morte di San Giuseppe. Allo stesso autore s’attribuisce la tela che rappresenta San Nicola da Tolentino che intercede per le anime del Purgatorio. Tutt’intorno, sono posizionate le tele di Francesco Oliva, di cui una firmata e datata 1785, che raccontano la passione di Cristo.


Via Ridola 75100 Matera





Accessibilità:



Biglietto di ingresso:



Note:

In gestione alla cooperativa Oltre l’arte




Titolarità:

San Francesco d’Assisi

Tipologia:
Chiesa




La primitiva chiesa duecentesca doveva sorgere in posizione ortogonale a quella attuale. L’imponente facciata, in stile rococò del 1751, mostra finestre ampie ricche di fregi.

L’interno a una sola navata è ingentilito con ricami di stucco del 1756 e numerosi dipinti seicenteschi della scuola napoletana. Sulla cantoria seicentesca sono posti i nove pannelli d’arte veneta che compongono il bellissimo polittico attribuito a Lazzaro Bastiani, realizzato nel 1470 con le immagini di San Francesco d’Assisi, San Paolo, la Madonna col Bambino, San Pietro, Sant’Antonio da Padova, Santa Maria Maddalena, San Ludovico da Tolosa, San Bernardino da Siena e Santa Caterina d’Alessandria. Il soffitto piatto, decorato dal materano Vito Epifania nel 1945, ha coperto le capriate lignee dipinte del XIV secolo. Di notevole interesse le statue in pietra policroma della Madonna col Bambino del 1518 e di Sant’Antonio del 1520, opera del maestro Stefano da Putignano.


Piazza San Francesco 75100 Matera





Accessibilità:



Biglietto di ingresso:



Note:




Titolarità: