Tipologia:
Monumento e Sito di interesse
Sin dal 1351 esisteva nella piazza una fontana d’acqua pubblica sormontata da una croce che raccoglieva le acque della collina del Castello. Sostituita nel 1577 con un’altra simile con in alto una croce, la stessa fu restaurata e ampliata a spese dei cittadini nel 1832, al tempo di Re Ferdinando II, come ricorda l’iscrizione in latino posta sul fronte della fontana. I lavori per costruire il nuovo acquedotto e la nuova fontana furono appaltati a don Gaetano Farina di Baronissi di Salerno nel 1827 e durarono cinque anni a seguito delle numerose difficoltà incontrate dal cantiere. Nel 1844 la fontana fu dotata di una grande cisterna di riserva (palombaro tondo) con una pompa per accrescere il gettito d’acqua nei mesi estivi e nei periodi di siccità. Tutti i giorni le donne affluivano nella piazza e si disponevano in fila con le loro rizzole per aspettare il turno. La fontana cadde in disuso a partire dal 1926. Con l’arrivo dell’Acquedotto Pugliese furono dislocati nei Sassi e sul Piano numerosi fontanini in ghisa per cui le lunghe file per l’acque potabile si facevano nei pressi dei vicinati delle case.
Piazza Vittorio Veneto 75100 Matera
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