Tipologia:
Santuario, Sito archeologico, e Sito naturalistico




Il santuario della Madonna di Picciano gestito da monaci benedettini Olivetani appartenne a monaci benedettini, a cavalieri templari e ai cavalieri gerosolimitani detti in seguito di Rodi e di Malta, sede di una importante Commenda. Fu luogo ambito e privilegiato per la sepoltura di nobili facoltosi, tra i quali si annovera Guglielmo III, ultimo Re normanno erede degli Altavilla.

Nel presbiterio si ammira il dossale in pietra della scuola di Altobello Persio. In basso gli stemmi dei cavalieri gerosolimitani, la croce bianca su sfondo rosso, seguono in alto i profeti minori a mezzo busto e le statue di due profeti maggiori a figura intera nelle nicchie laterali. Sotto i profeti si legge l’iscrizione del committente. La duchessa Felicia Sanseverino, vedova del duca Antonio Orsini, scioglie un voto alla Madonna fatto in passato dal duca Ferdinando Orsini e invoca la protezione della Vergine per se stessa e per il figlio orfano. Al centro campeggia l’affresco miracoloso della Madonna di Picciano in atteggiamento di preghiera, datato alla fine del XV secolo.






Accessibilità:



Biglietto di ingresso:



Note:

Ospita i monaci benedettini Olivetani di san Bernardo di Chiaravalle




Titolarità: