Tipologia:
Chiesa rupestre e Sito archeologico




Gli scavi archeologici all’interno della chiesa hanno messo in evidenza la struttura medievale al di sotto del pavimento della chiesa a un metro di profondità. Nel medioevo era detta San Pietro de veteribus. Divenne chiesa abbaziale nel 1467, gestita dall’abate Matteo Ciminelli, che ottenne dal pontefice Paolo il diritto di patronato per la sua famiglia. Dopo due secoli con l’estinzione della famiglia Ciminelli l’abbazia su rilevata dalle famiglie Venusio e Gattini. Nel 1903 a causa dell’umidità la chiesa fu abbandonata e gli arredi trasferiti nella chiesa di Sant’Agostino. La facciata del 1755 mostra un rosone quadrilobato. L’interno conserva l’altare della Madonna della consolazione, incoronata dagli angeli con altorilievo attribuito a Stefano da Putignano e una cappella con affreschi cinquecenteschi. Dal sacrario della chiesa si scende nelle catacombe scavate nel settecento per la sepoltura di confratelli e sacerdoti.






Accessibilità:



Biglietto di ingresso:



Note:

Gestione della cooperativa Oltre l’arte, nota col titolo di San Pietro de veteribus




Titolarità: