Tipologia:
Chiesa
La chiesa della Madonna del Carmine, eretta dal nobile materano Marcello di Noia, era annessa al convento dei Padri Carmelitani, da essi abbandonata per mancanza di fondi nel 1652 e quindi inglobata nel Seminario Lanfranchi. La chiesa fu riaperta al culto soltanto nel 1786 come si legge sulla lapide posta a sinistra della controfacciata d’ingresso. Nello stesso anno fu acquistato dall’Abbazia di Montescaglioso l’altare maggiore opera realizzata intorno al 1744 dal marmorario Domenico Antonio Troccoli. Sopra l’altare s’ammira il dipinto di Domenico Mondo che rappresenta la Madonna che porge la stola a San Simone Stock. Del primitivo arredo rimangono un dossale con statue in pietra policroma raffiguranti San Canio in trono con il santo bastone, tra i Santi vescovi Donato ed Eligio e in alto San Giovanni Battista, sul primo altare a sinistra, la statua in pietra policroma della Madonna col Bambino, attribuita al Maestro della Madonna di San Benedetto di Brindisi, e un prezioso decoro arcato con le effigie di Pietro de Querquiis, abate mitrato di Santa Maria de Armeniis dal 1507 e vescovo di Mottola tra il 1512 e il 1524.
Piazzetta Pascoli 75100 Matera
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