Tipologia:
Palazzo storico




La prima sede arcivescovile si deve all’Arcivescovo Andrea di Acerenza che nel 1203 si trasferì a Matera e occupò l’area del Monastero di Sant’Eustachio per costruire la Cattedrale e l’Arcivescovado. Il palazzo fu ampliato nel Seicento e nel Settecento e tra il 1902 e il 1906. Durante i lavori s’aprì una trincea che permise una lettura stratigrafica e continua della storia della città, dall’Età del Bronzo fino al Medioevo e si rinvenne una chiesa rupestre a circa dieci metri dal piano di calpestio con le immagini di San Tito, della Pietà e di San Pietro con una iscrizione a caratteri neri e rossi “Princeps Apostolorum”. Si lasciò un’apertura per future esplorazioni nei pressi del muro nuovo costruito in corrispondenza della cappella di Santa Maria di Costantinopoli ma da allora più nessuno è sceso in quegli ambienti. Al primo piano è la residenza dell’Arcivescovo e in fondo al corridoio il Salone degli Stemmi, affrescato con dipinti del 1709 attribuiti ad Anselmo Palmieri di Polla. L’opera è di notevole interesse, perché l’artista dipinge fedelmente in panoramica la città di Matera e di Acerenza e i 24 paesi delle Arcidiocesi allora unite.


Piazza Duomo, 7 75100 Matera





Accessibilità:



Biglietto di ingresso:



Note:




Titolarità: