Tipologia:
Chiesa rupestre
La chiesa rupestre di Sant’Elia, documentata nell’anno 893 è tra le più antiche dell’intero comprensorio rupestre. Appartenne al Monastero benedettino di San Vincenzo al Volturno che in quel periodo era stato distrutto dagli arabi. I monaci ridotti in miseria si rifugiarono a Benevento e a Capua e affidarono la chiesa rupestre per ventinove anni in affitto a Godino, Protospatario di Matera, una persona facoltosa a capo di un esercito che avrebbe dovuto ben amministrare il podere fatto di grotte utilizzate per impiantare un apiario. La chiesa è a pianta rettangolare e con soffitto piatto. Un altare con nicchia absidale è sulla parete di fondo, sopraelevato d’un gradino rispetto all’aula. Sulla parete sinistra dentro una nicchia con arco è scavata una probabile tomba altomedievale, mentre sul piano di calpestio vi sono altre due cavità rettangolari destinate alla sepoltura e orientate diversamente tra loro.
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Accessibilità:
Biglietto di ingresso:
Note:
Impropiamente nota col titolo di San Giovanni da Matera, incustodita e in situazione di pericolo di crollo