Le chiese rupestri

Di eccezionale valore storico e artistico oltre che archeologico sono le chiese rupestri disseminate nei Sassi e nelle gravine del Parco della Murgia Materana, che per questo motivo è detto anche Parco delle Chiese Rupestri. Nel territorio materano, a differenza di altre regioni dell’Italia meridionale, non vi sono notizie scritte circa l’esistenza nel medioevo di monaci eremiti bizantini e di un utilizzo in chiave lauriotica delle grotte ubicate nelle immediate vicinanze delle chiese rupestri. In città e nei rioni Sassi si osservano solo grandi monasteri costruiti in muratura e nessuno di essi è mai stato un monastero bizantino. La presenza di affreschi con alcune iscrizioni in cui compaiono i nomi dei committenti, e soprattutto la presenza di tombe scavate sia all’interno che all’esterno delle chiese, e nelle immediate vicinanze, indica con chiarezza che si tratta principalmente di chiese private e che la loro funzione è stata soprattutto funeraria. Le chiese rupestri più antiche sono strettamente legate all’economia dei monasteri benedettini longobardi. 

Sant’Antonio Abate

Sant’Antonio Abate

Madonna di Monte Verde

Madonna di Monte Verde

Sant’Elia (San Giovanni da Matera)

Sant’Elia (San Giovanni da Matera)

Madonna delle Vergini (Santa Maria Masulo)

Madonna delle Vergini (Santa Maria Masulo)

San Giovanni in Monterrone

San Giovanni in Monterrone

Santa Maria di Lamaquacchiola (Santa Maria alla Gravina)

Santa Maria di Lamaquacchiola (Santa Maria alla Gravina)

San Pellegrino all’Ofra (San Nicola all’Ofra)

San Pellegrino all’Ofra (San Nicola all’Ofra)

Sant’Agnese

Sant’Agnese

San Biagio (san Vito alla Murgia)

San Biagio (san Vito alla Murgia)

San Falcione (San Canio o San Canione)

San Falcione (San Canio o San Canione)

San Pietro de Matina

San Pietro de Matina

Santa Maria de Armeniis

Santa Maria de Armeniis