Di eccezionale valore storico e artistico oltre che archeologico sono le chiese rupestri disseminate nei Sassi e nelle gravine del Parco della Murgia Materana, che per questo motivo è detto anche Parco delle Chiese Rupestri. Nel territorio materano, a differenza di altre regioni dell’Italia meridionale, non vi sono notizie scritte circa l’esistenza nel medioevo di monaci eremiti bizantini e di un utilizzo in chiave lauriotica delle grotte ubicate nelle immediate vicinanze delle chiese rupestri. In città e nei rioni Sassi si osservano solo grandi monasteri costruiti in muratura e nessuno di essi è mai stato un monastero bizantino. La presenza di affreschi con alcune iscrizioni in cui compaiono i nomi dei committenti, e soprattutto la presenza di tombe scavate sia all’interno che all’esterno delle chiese, e nelle immediate vicinanze, indica con chiarezza che si tratta principalmente di chiese private e che la loro funzione è stata soprattutto funeraria. Le chiese rupestri più antiche sono strettamente legate all’economia dei monasteri benedettini longobardi.

Madonna della Palomba

Santa croce (Madonna della scordata)

Sant’Agostino

San Pietro Barisano (San Pietro de veteribus)

Santa Barbara

Segni graffiti medievali

Affreschi

Santa Lucia alle Malve

San Nicola dei Greci e Madonna delle Virtù

Santo Spirito della Grancia dei Cavalieri di Malta

Cappuccino Vecchio
